L'Avvento del Lupo
La Terra del Vespro è in guerra da anni, e la guerra non risparmia nessuno. Cederik dovrà purtroppo fare i conti con questa dura realtà, ritrovandosi a soli tredici anni catapultato in un mondo estraneo e violento, privato dei suoi cari e dei suoi beni, senza alcun tipo di speranza per il futuro. Malgrado la nuova condizione d'impotenza, il giovane protagonista non si darà per vinto: accanto al suo padrone e maestro Ser Nemo riconoscerà lo spirito del guerriero che è in lui, e con determinazione e coraggio forgerà un nuovo destino.
Al mondo, tutti nascono
con una vocazione: c’è chi ha la musica nel cuore, chi la poesia nello spirito,
chi possiede la conoscenza della terra nelle mani e chi, come me, sente
qualcosa di più vasto scorrergli nel sangue, una forza potente, il richiamo di
un luminoso destino al quale sa di appartenere, come l’acqua al mare, come le
stelle al cielo.
Un fiume, per quanto nasca da ripide montagne, non può cambiare il suo corso, non importa quanta strada dovrà percorrere, prima o poi accetterà il suo fato e si unirà a qualcosa più grande di lui, portando a compimento ciò per cui è nato, trovando infine il proprio posto, la sua parte nel tutto.
Nello stesso modo, un giorno, anch’io avrei compreso e trovato il mio posto nella Terra del Vespro.
Un fiume, per quanto nasca da ripide montagne, non può cambiare il suo corso, non importa quanta strada dovrà percorrere, prima o poi accetterà il suo fato e si unirà a qualcosa più grande di lui, portando a compimento ciò per cui è nato, trovando infine il proprio posto, la sua parte nel tutto.
Nello stesso modo, un giorno, anch’io avrei compreso e trovato il mio posto nella Terra del Vespro.
L'Onore del Drago
Crescere non è mai facile, e l’adolescenza può rivelarsi un periodo difficile, costellato di dubbi e incertezze. Cederik non è più un bambino, ha ormai diciassette anni e vive appieno questo dissidio esistenziale. Non sa quale via intraprendere, quali scelte fare, cosa sia giusto e cosa non lo sia. Fortunatamente, la Bianca Dea dissiperà le tenebre delle sue insicurezze irradiandole di luce, predicendo un futuro colmo di trionfi e glorie, infondendo nel suo cuore nuova determinazione e ardore.
Vi è una parte, nell’animo di ogni essere
vivente, una parte celata e ben nascosta; una parte che si desta soltanto
quando tutte le altre forze si estinguono, quando la ragione si spegne; una
parte che brama la vita e rifugge la morte; una parte che, sull’orlo del
baratro, combatte, sprigionando un potere immenso. C’è chi la chiama istinto di
sopravvivenza, chi semplicemente voglia di vivere ma, a prescindere dal nome, è
proprio quella parte a salvarci quando il nostro fato sembra segnato. E quella
parte, in me e in Nemo, ardeva quanto un fuoco inesauribile. Dove chiunque
altro si sarebbe senz’ombra di dubbio arreso, noi perseverammo.
Un Sogno di Giustizia
La pace della Terra del Vespro è ormai lontana, e nuove alleanze incombono. Cederik è divenuto un guerriero a tutti gli effetti, e questa attuale condizione gli impone responsabilità a cui non può sottrarsi. Sebbene non sempre sia facile accordare il senso del dovere all’orgoglio, il nostro protagonista saprà mettere da parte l’innata superbia e mantenere fede alla parola data; scoprendo alleati inaspettati e amici preziosi in coloro che riteneva nemici, affrontando inattese ed emozionanti sfide.
Di nuovo, la mia mente
vagò lontano. Lontano dalle guerre, lontano dai doveri, lontano da tutto.
Restava soltanto lei: lei e le sue trecce, lei e i suoi occhi, lei e la sua
voce... Non potevo credere che fosse così semplice dimenticarsi d’ogni cosa. La
mia promessa, il mio destino, non contavano più. Com’era possibile? “Che razza
di lupo sei?” Mi domandai con vergogna. “I veri lupi non si dimenticano dei
propri compiti per correr dietro a due lunghe trecce e un bel faccino.” Ma io
ero lupo quanto lei era cerbiatta. E tutti i lupi corrono dietro ai
cervi.