Scrivo fantasy, quindi vivo la mia vita divisa a metà fra la concretezza della realtà e un mondo lontano e remoto, un mondo dove la storia ha il profumo della fantasia, un mondo dove la fiamma di un camino ardente riscalda il cuore, e l'oscurità spesso veste i colori dell’arcobaleno. Un mondo dove il passato non passa mai, un mondo dove i miti non sono leggenda e la tradizione è legge incontrastata.
Per questo capisco bene l'amore profondo per la carta imbevuta d'inchiostro, quel legame intimo e unico che lega il lettore al suo libro, la magia arcana dello sfogliare una pagina e poi un'altra, respirandone l'essenza insieme all’aroma…
Purtroppo però, quando il sogno cessa e l'incanto svanisce, dobbiamo spesso confrontarci con una quotidianità frenetica, dove ogni istante è contato e misurato, dove il tempo da dedicare ai nostri personaggi preferiti è rimandato ancora e ancora...in un circolo vizioso e senza fine.
Quante volte abbandoniamo gli eroi sul comodino, permettendogli con rammarico di tornare a trovarli al più presto?
Quante volte la storia che stiamo leggendo ci emoziona a tal punto che vorremmo divorarla tutta d’un fiato, ma siamo costretti ad appuntare un segnalibro per adempiere agli infiniti impegni?
E quante volte, nel corso della giornata, ci ritroviamo con tempi morti, minuti di attese inutili, in coda a uno sportello, alla fermata dell’autobus, in pausa pranzo…?
E allora estraiamo dalla tasca il nostro inseparabile smartphone, navigando sui social, chattando, riempiendo quelle attese inutili di notizie persino più inutili…
Non sono mai stata una persona da fiori e cioccolatini. Odio veder appassire la bellezza e sono troppo golosa, non so resistere a una scatola di dolci e il risultato è un mal di pancia garantito.
Considero i gioielli uno spreco di denaro, quindi ammetto di non rendere la vita facile a mio marito in merito ai regali.
Ma c’è una cosa che apprezzo sempre, il mio dono perfetto: un nuovo titolo da aggiungere alla lista kindle.
Perché se è vero che il fascino suadente della carta non si può eguagliare, è altrettanto vero che la praticità degli e-book non conosce eguali.
Un e-book non è un qualcosa di freddo e immateriale, come molti credono, è un diamante prezioso da portare sempre con noi, da poter ammirare e accarezzare con le dita in qualunque momento del giorno e della notte. È il nostro eroe che ci fa compagnia in coda o alla fermata, che pranza insieme a noi… è quel libro che non abbandoniamo mai, quello che non si dimentica sul tavolo o sul comodino, quello pronto a regalarci l'incanto di una favola anche quando il grigiore della routine tenta di opprimerci.
È quel sogno che si fa da svegli, di notte al riparo di una coperta tirata sulla testa, senza il rischio che la luce dell’abat jour desti tutta la famiglia.
Per questo capisco bene l'amore profondo per la carta imbevuta d'inchiostro, quel legame intimo e unico che lega il lettore al suo libro, la magia arcana dello sfogliare una pagina e poi un'altra, respirandone l'essenza insieme all’aroma…
Purtroppo però, quando il sogno cessa e l'incanto svanisce, dobbiamo spesso confrontarci con una quotidianità frenetica, dove ogni istante è contato e misurato, dove il tempo da dedicare ai nostri personaggi preferiti è rimandato ancora e ancora...in un circolo vizioso e senza fine.
Quante volte abbandoniamo gli eroi sul comodino, permettendogli con rammarico di tornare a trovarli al più presto?
Quante volte la storia che stiamo leggendo ci emoziona a tal punto che vorremmo divorarla tutta d’un fiato, ma siamo costretti ad appuntare un segnalibro per adempiere agli infiniti impegni?
E quante volte, nel corso della giornata, ci ritroviamo con tempi morti, minuti di attese inutili, in coda a uno sportello, alla fermata dell’autobus, in pausa pranzo…?
E allora estraiamo dalla tasca il nostro inseparabile smartphone, navigando sui social, chattando, riempiendo quelle attese inutili di notizie persino più inutili…
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